2023!!! Fatti non parole! E se parole, che siano di BENE!

“In Terra Santa c’è il rischio di un ulteriore aumento della violenza in alcuni settori della nuova coalizione di governo. Il deterioramento della situazione politica è preoccupante.” È quanto ha comunicato il Consiglio degli ordinari cattolici di Terra Santa («Assemblée des Ordinaires Catholiques de Terre Sainte») lo scorso dicembre. (fonte: terrasanta.net, per i testi integrali clicca QUI).

Molti fatti dimostrano il rovescio della medaglia: nel 2022 sono tornati i pellegrini in Terra Santa con una graduale ripresa economica del paese (anche in Palestina). La presenza di pellegrini e turisti crea il ritorno del lavoro per gli arabi oppressi e la sensazione collettiva di “non averli abbandonati”.

Al di là delle dichiarazioni pubbliche di fine anno delle Chiese d’Oriente, dei Governatori o dei giornalisti, nelle quali manifestano preoccupazione per il futuro in Israele riguardo l’indiscussa divisione tra arabi e israeliani, invito caldamente a non alimentare la sfiducia e a non dare seguito alla miopia riguardo opzioni alternative alla violenza.

I leader politici e religiosi  dovrebbero promuovere soluzioni pacifiche e non pronosticare catastrofi, pur in un reale contesto geo-politico affilato. È fondamentale investire nell’istruzione scolastica e culturale e delegare i media per un’informazione corretta priva di faziosità. Ciò non elimina la drammatica situazione per le criminalità che da decenni contribuisce a definire Terra Santa, tuttavia, dare spazio vitale ai miracoli che avvengono in quella terra martoriata è doveroso.

I segni di pace e speranza si possono toccare con mano in molti luoghi e in molti uomini e donne di Terra Santa!

Un luogo è proprio Tent of Nations, le persone sono proprio i membri della Famiglia Nassar, i volontari e visitatori finalmente tornati in fattoria!

Mentre i riflettori mediatici puntano a dichiarazioni allarmate su Terra Santa per il 2023, nonostante l’innegabile impennata di violenze contro gli arabi nell’anno appena concluso e lo sviluppo in corso delle annessione e degli insediamenti, su una collina a sud di Betlemme in cui erge “la fattoria che coltiva Relazioni e produce l’impossibile” si continua a lavorare insieme e a condividere i propri vissuti nella vita tipica dei contadini, che scandiscono le loro giornate secondo le stagioni e le regole delle piante e degli animali.

Auguro di cuore che il 2023 custodisca tutto ciò che i Nassar hanno costruito finora, auguro ogni bene alla numerosa famiglia Nassar, da nonna Meladeh fino al più piccolo pronipote!

E auguro a ciascuno di voi un’inversione di marcia rispetto le dichiarazioni pubbliche, attraverso le vostre azioni quotidiane, attuando le fondamenta del cambiamento:

“La violenza benevolenza uccide edifica il futuro, spezzando promuovendo la vita dei giovani e indebolendo rafforzando le speranze di pace”

Gli auguri di Daoud

2022 – Un anno di ritorni e relazioni a Tent of Nations

“We are very grateful to have been able to host international volunteers at the Tent of Nations since February of 2022, coming to live and work on the farm together. We are blessed by the presence of volunteers and express our sincere thanks for all their help and support. It brings us so much hope to see the farm becoming livelier. The highlight of this year was harvest period: volunteers helped with the almond, grape, fig and the olive harvest.

We wish you a joyful Christmas season and a wonderful start to the new year, a year full of faith, love, and hope. We pray that the coming light will renew our and your strength for the coming year to carry on and continue to work for justice as witnesses for this light to all people.”

Blessings and Salaam, Daoud Nassar

“Siamo davvero grati di aver ospitato volontari internazionali a Tent of Nations da febbraio 2022, per vivere e lavorare assieme in fattoria. Siamo benedetti dalla presenza di volontari ed esprimiamo il nostro sincero ringraziamento per tutto il loro aiuto e sostegno. Ci dà tanta speranza vedere la fattoria diventare più animata. Il momento clou di quest’anno sono stati i periodi di raccolta: i volontari hanno aiutato con la raccolta di mandorle, uva, fichi e delle olive.

Vi auguriamo un gioioso periodo natalizio e un meraviglioso inizio del nuovo anno, un anno pieno di fede, amore e speranza. Preghiamo affinché la luce in arrivo rinnovi la nostra e la vostra forza per il prossimo anno per continuare e continuare a lavorare per la giustizia come testimoni di questa luce per tutte le persone.”

Blessings and Salaam, Daoud Nassar

Tent of Nations “VIVA” più che mai!

Estate 2022: la fattoria piena di volontari e pellegrini! Molti italiani e stranieri, insieme per coltivare piante e relazioni, in un circolo di crescita umana e valoriale reciproca! La storia della famiglia Nassar portata come tesi di laurea sul tema attualissimo “giustizia energetica e diritti umani”.

Le immagini mostrano volontari e pellegrini italiani in fattoria tra luglio e agosto. Dopo 4 anni dalla visita a Tent of Nations, Alice si è laureata a settembre portando come tesi un elaborato sull’energia come diritto fondamentale e lo studio del caso Tent of Nations come esempio di ecologia integrale!

I fratelli Nassar si stanno riprendendo!

Daoud Nassar è tornato a casa oggi. Forse dimetteranno Daher domani. Dopo l’aggressione di venerdì, i 2 fratelli hanno riscontrato gravi contusioni su tutto il corpo e ferite alla testa. Daoud ha affrontato un intervento, Fortunatamente entrambi non hanno arti rotti né commozioni cerebrali. Ora per Daoud è il tempo del ricongiungimento con i propri cari, del riposo, delle cure mediche e della rielaborazione di quanto accaduto. Lo stato di Daher è più grave, ma è fuori pericolo e presto tornerà a casa anche lui. La violenza non ha avuto un epilogo tragico solo perchè, provvidenzialmente, una persona esterna era presente al momento dell’aggressione e non appena i delinquenti si sono accorti di un’altra presenza sono fuggiti. La famiglia ha subito denunciato l’accaduto, sono in corso gli sviluppi della denuncia. Non erano mai arrivati alla violenza fisica diretta contro le persone. La famiglia Nassar dovrà pensare a come riprendere la vita in fattoria. Impensabile che possano tornare da soli. Sicuramente i vigliacchi aggressori torneranno. Pur nel dolore fisico e nel disorientamento emotivo, il messaggio che arriva è racchiuso nel loro:

“CI RIFIUTIAMO DI ESSERE NEMICI”.

Giustizia deve essere fatta secondo questo Valore.

Presto sarà il momento di agire, l’azione deve essere compiuta sul posto e gli attori principali devono agire sul campo. Non sono ammessi passi falsi: il rischio è che qualcosa di grave potrebbe accadere di nuovo e non ci sarà sempre un testimone a cambiare le sorti di un prossimo attacco. Attendiamo di capire come Daoud vorrà muoversi e, chi vorrà, si muoverà insieme a lui. Questo sarà l’appello. Ora, è il momento del ricongiungimento, dell’abbraccio dopo lo spavento, della rielaborazione psicologica per sollevarsi nuovamente.

Daoud e Daher Nassar in ospedale per aggressione

28 gennaio 2022: mentre i 2 fratelli stavano lavorando nei campi della fattoria Tent of Nations, un gruppo di 15 persone con il volto coperto si è presentato all’improvviso picchiando violentemente i due fratelli con spranghe di ferro e bastoni.

Daoud e il fratello maggiore Daher sono in ospedale in condizioni critiche, fortunatamente non sono in pericolo e da ieri la situazione di salute è stazionaria. Sono sotto shock: oltre alla violenza fisica subita, sono stati colpiti emotivamente e psicologicamente. Ci vorrà un tempo necessario per guarire dalle ferite sulla pelle e, soprattutto, ce ne vorrà sicuramente di più per rielaborare l’accaduto e risollevare gli animi. Tutta la famiglia Nassar è ora traumatizzata. Non lasciamoli soli.

Verranno pubblicati aggiornamenti sulla pagina facebook e sul profilo instagram di Tent of Nations Italia.

Il deserto fiorirà

Dopo l’incendio di maggio e il costante lavoro della famiglia Nassar, spuntano nuovi germogli dalle ceneri. (immagine di settembre 2021)

Il deserto e la terra arida si rallegreranno,
la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa;
si coprirà di fiori,
festeggerà con gioia e canti d’esultanza. (Is 35, 1-2)