2024 – Sostegno per Tent of Nations

Nella sezione “Come aiutare” e di seguito, trovate i dettagli per effettuare una donazione di solidarietà tramite bonifico.

Banca della Valpolicella – Credito Cooperativo
Associazione Liber ODV
IBAN: IT87O 08315 11700 0000 0008 1509
Specificare nella CAUSALE: “Progetto Tent of Nations

Le donazioni ricevute saranno interamente e direttamente devolute alla famiglia Nassar, come segno concreto di vicinanza e condivisione nel periodo dell’anno che più rappresenta la nascita, la celebrazione e la manifestazione dello stupore in quel tipo di relazioni che sconfinano limiti territoriali, muri di indifferenza e valicano i conflitti più potenti per un bene più grande.

I versamenti effettuati possono usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le erogazioni liberali effettuate alle onlus.

Convegno Pacem in Terris – Roma. Partecipazione Tent of Nations Italia.

Daoud Nassar sarebbe dovuto venire in Italia per un tour di incontri, il più importante: il Convegno Nazionale a 60 anni dell’enciclica di papa Giovanni XXIII

Pacem in Terris – Non c’è Pace senza Giustizia e Perdono

giovedì 16 novembre 2023 ore 17:00 – 19:30. Campidoglio, Roma.

organizzato dalla CEI – Conferenza Episcopale Italiana assieme alle associazioni nazionali ACI, ACLI, Agesci, Caritas italiana, CNAL, Frati Francescani d’Assisi, Fondazione Toniolo, Movimento Focolari Italia, Pax Christi, PSL Regione Lazio, Rivista “La Società”.

Nonostante l’impossibilità di Daoud Nassar di partecipare come relatore al Convegno, si parlerà ugualmente di Tent of Nations!

Oltre all’intervento del cardinal Zuppi, saranno presenti testimoni di Pace in contesti di conflitto per portare l’esperienza di Giustizia, Dialogo e Collaborazione tramite peculiari progetti nazionali e internazionali.

Le testimonianze del figlio di Vittorio Bachelet, delle associazioni Operazione Colomba e Rondine Cittadella della Pace e del Progetto Tent of Nations Italia saranno parte integrante e filo conduttore del tema del Convegno.

Di seguito trovate 2 link per seguire la diretta web del Convegno:

https://www.facebook.com/events/1044215963386870

Aggiornamenti Tent of Nations – Ottobre 2023

Grazie dei messaggi ricevuti in questi giorni.

La famiglia Nassar sta bene.
Dallo scorso sabato 07 ottobre la fattoria è vuota, i volontari presenti sono tornati a casa, animali e piantagioni non stanno ricevendo nutrimento, la vendemmia e la raccolta delle olive si sono interrotte.

A Betlemme, e non solo, le strade sono chiuse, così come gli esercizi commerciali e le scuole. Le lezioni avvengono da remoto. La fornitura di benzina è bloccata.
Sono in un lockdown di guerra.

Il conflitto nell’area di Gaza porta paura a Betlemme: quella della ritorsione. Sono stati lanciati razzi nell’area di Betlemme e arrestati dei palestinesi.

La situazione è molto tesa anche nel West Bank. 
In soli 5 giorni sono successe atrocità da entrambe le parti: omicidi scellerati da parte di Hamas e bombe illegali al fosforo bianco da parte di Israele. Tutto è in evoluzione.

Questo è il tempo dell’attesa, della preghiera e della speranza.

La vendetta non ha senso.
La sicurezza di Israele può essere raggiunta soltanto con la sicurezza di Palestina.
La realizzazione di questo può avvenire solo se il Diritto Internazionale viene rispettato, anche con la mediazione costruttiva dei Paesi politicamente ed economicamente coinvolti.
I miracoli accadono.

Consiglio di cercare e seguire le notizie attendibili, basate su fonti esplicitate nei testi/video e verificabili, senza dare spazio a quel tipo di narrazione fondata sulle opinioni, faziosità e pregiudizi, che amplia solo allarmismi allontanandosi dalla realtà.

Ringrazio di cuore chi mi ha scritto per chiedermi supporto per andare in fattoria appena la situazione sarà rientrata e chi mi ha proposto una collaborazione per un nuovo progetto educativo rivolto ai giovani da sviluppare in fattoria.

Sì, a Tent of Nations si coltiva Speranza e Relazione. 
Soprattutto ora!


Non lo dico io. 
Lo state dimostrando VOI.

2023!!! Fatti non parole! E se parole, che siano di BENE!

“In Terra Santa c’è il rischio di un ulteriore aumento della violenza in alcuni settori della nuova coalizione di governo. Il deterioramento della situazione politica è preoccupante.” È quanto ha comunicato il Consiglio degli ordinari cattolici di Terra Santa («Assemblée des Ordinaires Catholiques de Terre Sainte») lo scorso dicembre. (fonte: terrasanta.net, per i testi integrali clicca QUI).

Molti fatti dimostrano il rovescio della medaglia: nel 2022 sono tornati i pellegrini in Terra Santa con una graduale ripresa economica del paese (anche in Palestina). La presenza di pellegrini e turisti crea il ritorno del lavoro per gli arabi oppressi e la sensazione collettiva di “non averli abbandonati”.

Al di là delle dichiarazioni pubbliche di fine anno delle Chiese d’Oriente, dei Governatori o dei giornalisti, nelle quali manifestano preoccupazione per il futuro in Israele riguardo l’indiscussa divisione tra arabi e israeliani, invito caldamente a non alimentare la sfiducia e a non dare seguito alla miopia riguardo opzioni alternative alla violenza.

I leader politici e religiosi  dovrebbero promuovere soluzioni pacifiche e non pronosticare catastrofi, pur in un reale contesto geo-politico affilato. È fondamentale investire nell’istruzione scolastica e culturale e delegare i media per un’informazione corretta priva di faziosità. Ciò non elimina la drammatica situazione per le criminalità che da decenni contribuisce a definire Terra Santa, tuttavia, dare spazio vitale ai miracoli che avvengono in quella terra martoriata è doveroso.

I segni di pace e speranza si possono toccare con mano in molti luoghi e in molti uomini e donne di Terra Santa!

Un luogo è proprio Tent of Nations, le persone sono proprio i membri della Famiglia Nassar, i volontari e visitatori finalmente tornati in fattoria!

Mentre i riflettori mediatici puntano a dichiarazioni allarmate su Terra Santa per il 2023, nonostante l’innegabile impennata di violenze contro gli arabi nell’anno appena concluso e lo sviluppo in corso delle annessione e degli insediamenti, su una collina a sud di Betlemme in cui erge “la fattoria che coltiva Relazioni e produce l’impossibile” si continua a lavorare insieme e a condividere i propri vissuti nella vita tipica dei contadini, che scandiscono le loro giornate secondo le stagioni e le regole delle piante e degli animali.

Auguro di cuore che il 2023 custodisca tutto ciò che i Nassar hanno costruito finora, auguro ogni bene alla numerosa famiglia Nassar, da nonna Meladeh fino al più piccolo pronipote!

E auguro a ciascuno di voi un’inversione di marcia rispetto le dichiarazioni pubbliche, attraverso le vostre azioni quotidiane, attuando le fondamenta del cambiamento:

“La violenza benevolenza uccide edifica il futuro, spezzando promuovendo la vita dei giovani e indebolendo rafforzando le speranze di pace”